L’avvento dei reati informatici e la loro rapida diffusione ha portato con se anche nuove procedure necessarie per l’accertamento dei fatti.
Con la Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d´Europa sulla criminalità informatica, infatti, ad opera dalla Legge 18 marzo 2008, n. 48, sono stati modificati numerosi articoli del codice di procedura penale con lo scopo principale di dettare regole ad hoc per l’acquisizione delle prove in ambito informatico, stante la peculiarità intrinseca di questo “nuovo” genus di prove.
La prova informatica, o più generalmente, il dato informatico (ovvero una lunga stringa di valori – 0 e 1- che vengono letti ed interpretati dalle macchine) può definirsi come :
• Fragile: di difficile conservazione;
• Alterabile: facilmente modificabile nel suo contenuto;
• Corruttibile: agevolmente reso inservibile.
Le regole, quindi, che sono stabilite – senza entrare nel merito di ogni modica al codice di procedura penale, sono volte a prevenire – di fatto – gli avvenimenti di cui sopra.
Lo strumento più completo per svolgere tale attività è la c.d. copia forense dei dati, o meglio dei supporti ove i dati sono contenuti.
La particolarità di questa attività risiede nel fatto che – da un punto di vista operativo – il tecnico specializzato in informatica forense utilizza software ed hardware specifici per effettuare esatte copie dei supporti (copia c.d. bit a bit o bitstream) senza alterare in alcun modo i dati copiati (utilizzando programmi writeblocker).
Dal punto di vista legale, il rispetto di canoni tipici della copia forense consente alle prove acquisite di essere pienamente utilizzabili in giudizio e di resistere ad eventuali contestazioni sulla genuinità del dato e quindi dell’informazione ivi contenuta.
Diversamente, Il rischio maggiore che si corre nell’apprendere prove digitali senza rispettare la best practise dell’acquisizione forense è che la prova stessa possa essere sanzionata con l’inutilizzabilità ex art 191 c.p.p. con pregiudizio per l’assistito.
Per ottenere una copia forense o per indagini forensi scrivici a info@networklex.it